Immersa nell’oceano caraibico, Caye Caulker è un luogo dove il tempo scorre lento e l’asfalto non è ancora arrivato. “Go slow” si raccomandano i locali appena arrivi: il chiasso del turismo di massa si è fermato a San Pedro mentre gli amanti del lusso preferiscono i grandi resort del Sud del Belize. La vicina barriera corallina, la seconda più grande del mondo, è un’attrazione irresistibile per gli amanti delle immersioni, mentre gli atolli vicini offrono spiagge bianchissime e foreste di mangrovie da esplorare. Ma Caye Caulker non è solo mare e sabbia; l’influenza del vicino Messico e della cultura creola si avverte profondamente nella cucina in Belize e su questa piccola isola si possono assaggiare grandi piatti, semplici, ma ben preparati. Così tra una gita in barca vela e un tuffo tra le mante, potrete rilassarvi con un cocktail allo Split assaporando tanto pesce e ottimi esempi di cucina creola.

No shoes, no shirt, no problem!

“No shoes, no shirt, no problem” recita la scritta su un muretto vicino all’attracco della barca che mi porta a Caye Caulker. I golf car elettrici – unico mezzo di locomozione permesso sull’isola assieme alle biciclette e agli infradito – aspettano i turisti per portarli ai bungalow. “Ehi amico, vieni con me, ho il miglior bungalow del Belize!”. Sorrido mentre raccolgo lo zaino: preferisco fare due passi per immergermi subito nell’atmosfera dell’isola. Le lunghe stradine che attraversano il Caye non hanno mai visto una traccia di asfalto, la luce del sole le taglia di traverso, allungando le ombre delle palme . È mattina presto, ma sulle griglie ai bordi del selciato in terra battuta già sfrigola il pesce appena pescato. Alcuni locali servono l’English breakfast per chi proprio non vuole arrendersi, ma è il cibo locale che attira la mia attenzione. Un uomo con un carretto a pedali mi si avvicina. Getto uno sguardo dentro la cesta e vedo delle piccole tortine che mi aprono lo stomaco solo a vederle. Quando ne chiedo una, l’uomo aggiunge una generosa cucchiaiata di trito di cipolla, peperoncino habanero e chili verde. Per cipolla e peperoncino è un po’ presto, penso prima di cedere alla fame e addentare il fagottino fatto con una pasta molto simile alla brisé al burro. Il ripieno è composto da un ragù di carne di manzo cremoso e speziato: sento con nitidezza il peperoncino verde un attimo prima di essere sopraffatto dalla cipolla . Che dire? Ottimo, davvero, ma il prossimo me lo mangerò a merenda!

Cucina in Belize: influenze messicane e cultura creola

Passo la giornata a gironzolare per l’isola: Caye Caulker non è famosa per le sue spiagge, ma le barche fanno la spola tutto il giorno portando i turisti sugli atolli vicini. Gli amanti delle immersioni sono già partiti prima dell’alba verso la barriera corallina più lunga dell’emisfero boreale. Mentre girovago lungo Avenida Hicago mi cade l’occhio su un’insegna con la bandiera italiana: il locale è molto piccolo e i banconi per i clienti sono tutti raccolti sotto un’ombrosa veranda. Entro e conosco Anna e Armando, una coppia italiana che ha raccolto la sfida di produrre pasta fresca in un questa piccola isola dei Caraibi (per conoscere la loro storia ed assaggiare con me la pasta che fanno, cliccate QUI!). È mezzogiorno quando arrivo allo Split: se vi siete alzati tardi e non avete voglia di prendere una barca per le spiagge più lontane, venite qui e se poi vi viene fame, non dovete fare altro che sedervi al bancone del Lady Lizard e ordinare una belkin ghiacciata, in attesa che vi servano da mangiare. Il Messico è vicino e la sua influenza nella cucina locale si nota: ordino un burrito all’aragosta, ottimo e saporito. Mentre mangio faccio due chiacchiere con Selene, una delle bariste “Di giorno è bello qui, ma dovresti tornare al tramonto, allora sì che si fa festa!” mi dice mentre mi serve un trancio di barracuda alla griglia pescato la notte prima (giuro che l’ho ordinato solo per dovere di cronaca 😉 ).

Il pesce alla griglia è un must dell’isola: barracuda, snapper, aragoste e gamberoni, aspettano pazienti sui banconi davanti ai ristoranti, in attesa di essere sacrificati per la gioia del vostro palato. Per strada il profumo del pesce grigliato si mescola a quello delle spezie. Assieme alla cultura messicana, quella creola ha influenzato fortemente la cucina beliziana, nei giorni seguenti ne avrò la prova: pollo al curry e riso con fagioli è il piatto più consumato sull’isola. Dalla cucina creola torno ancora una volta in Messico: cevice di aragosta e nachos fatti al momento.

Tramonto allo Split

La sera seguo il consiglio di Selene e torno al Lady Lizard. Il molo davanti alla grande foresta di mangrovie è pieno di gente, l’atmosfera è vivace, ma rilassata: musica regge, cocktail colorati e ultimi tuffi dal pontile. Pian piano il tramonto si spegne all’orizzonte, Il verde del segretissimo Lizard Juice ora sembra il colore preferito di tutti! Lo split non è un ristrovo esclusivo per i turisti: la gente del caye viene qui e si mescola agli stranieri, è qui che troverai l’equipaggio che ti ha portato alla barriera corallina o compagni di viaggio per i giorni seguenti.

Colazioni a Caye Caulker

La mattina presto, se non avete amato troppo il verde lizard, fate un salto da Glenda’s: sarete ripagati da grandiosi cinammon roll appena sfornati e Jhonny Cake, frittelle simili ai pancake, inondati con sciroppo d’acero. Glenda li prepara tutte le notti per la mattina dopo, ma non la vedrete mai: il locale è gestito dalla figlia Yvette. Se volete fare colazione al Glenda’s dovrete essere mattinieri, cinnamon roll e johnny cake vanno a ruba! Se invece preferite una colazione salata il Marin’s è il vostro posto, qui servono i migliori fry jacks dell’isola: pasta fritta salata da mangiare con una crema di fagioli molto simile ai frijoles refritos messicani.

La vita a caye Caulker è estremamente rilassata, ma le serate al Lady Lizard e le escursioni in mare mettono in corpo un estremo bisogno di vitamine! La frutta dell’isola vi verrà in aiuto: potrete fermarvi al banco di Kite Man, vicino al porticciolo, e assaggiare un fresco frullato ammirando i suoi aquiloni (se vi piacciono, diteglielo, ne va molto orgoglioso!).

Ormai il mio soggiorno a Caye Caulker è giunto al termine, porterò con me la particolare commistione di sapori messicani e creoli. Non mi resta che passare l’ultimo tramonto allo Split, in attesa del granchio gigante che ho adocchiato qualche ora prima al banco del Rose’s Bar and Grill.